Gli altri

 

Una delle fatiche più grandi che i genitori si trovano ad affrontare, una volta accettata la situazione, sta nel dover continuamente rendere conto agli altri sia dei comportamenti del/la propr* figli*, sia delle proprie scelte come genitore. Questo può verificarsi anche all’interno della stessa famiglia, dove può accadere che non tutti i membri siano d’accordo su come gestire la situazione o sul tipo di comportamento da tenere.  

Persino nella stessa coppia di genitori, come spesso accade quando si cresce insieme un* figli*, ci possono essere delle differenze importanti su come gestire la situazione, generando conflitti logoranti per entrambi. È importante cercare di appianare queste incomprensioni e che entrambi i genitori capiscano che il benessere di un/a bambin* gender variant dipende in gran parte dall’accettazione e dal sostegno delle persone a lui vicine. Se necessario, potrebbe essere utile in questo senso chiedere una consulenza a un esperto in grado di mediare il conflitto. 

Un’attenzione particolare va dedicata anche ai fratelli e alle sorelle  de* bambini gender variant che possono in alcune occasioni sperimentare imbarazzo o disapprovazione rispetto ai comportamenti di genere non normativi. É importante che i genitori, pur nel rispetto dei loro sentimenti, pretendano un piccolo sforzo per cercare di capire  il vissuto del  fratello o della sorella gender variant e quanto sia importante per tutti che loro la accettino.

La varianza di genere di per sé non costituisce una ragione sufficiente perché sia necessaria la consulenza di uno specialista. Molto spesso i/le bambin* gender variant vivono il loro genere in tutta serenità e, pur consapevoli che le regole della società non concordano con il loro comportamento, non sono interessati a modificarlo. 

Come genitori, occorre però continuamente monitorare il loro comportamento per cercare di individuare immediatamente un eventuale disagio e sofferenza che potrebbe ad esempio rivelarsi attraverso degli insoliti episodi di ansia, rabbia, frustrazione o iperattività. In questo caso, è opportuno cercare l’aiuto di uno specialista che sia preparato non solo a trattare con bambini/e, ma che dimostri anche di conoscere molto bene la varianza di genere. La ricerca di un/a professionista in questo senso non è facile, ma vale davvero la pena   dedicarle un po’ di tempo. É importante assicurarsi che lo/la specialista non consideri la varianza di genere il vero problema e che il suo obbiettivo principale non sia quello di  modificare il comportamento del/la bambin*, ma di aiutarl* a sostenere e a superare le difficoltà che possono sorgere dalla mancata accettazione sociale. Aiutarl* cioè a generare quella autostima e quella resilienza di cui abbiamo parlato prima. 

Per quanto riguarda i genitori, l’esperienza di crescere un/a bambin* gender variant può, soprattutto all’inizio, essere davvero devastante: sentimenti di colpa, paure, ansie, confusione, rabbia e dolore sono le sensazioni che più comunemente si manifestano. Cercare di reprimerle o non tenerne conto non è la soluzione. È consigliabile invece mettersi in contatto con altri genitori che hanno vissuto o che stanno vivendo la stessa esperienza e condividere con loro tutti i dubbi che possono sorgere. Inoltre, può essere utile contattare uno/a specialista, in grado di fornire informazioni utili che riguardano la varianza di genere nell’infanzia e di offrire delle proposte di intervento valide.

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